Sofia viveva in un orfanotrofio insieme ad altri bambini, ma una sera non riusciva a prendere sonno; realizzò in quel momento che era arrivata l’ora delle ombre, cioè un momento in cui, mentre tutti dormono, degli esseri oscuri girano per il mondo e lo tengono in loro possesso. Sofia andò alla finestra e in quel momento vide qualcosa di nero e gigante che risaliva la strada.
Sofia riconobbe in quella figura un gigante con un grande mantello addosso e con in mano una specie di tromba e una valigia. Improvvisamente il gigante si fermò davanti alla casa dei Goochey che lei conosceva bene. Prese un barattolo dalla sua valigia e versò il contenuto all’interno della tromba. Infilò poi la tromba dentro la finestra e soffiò il contenuto all’interno. Sofia riuscì a distinguere un volto rugoso e due grandi orecchie. Improvvisamente il gigante si voltò e guardò Sofia, che scappò all’interno e si infilò nel suo letto.
Il gigante prese Sofia per la mano sinistra e la portò… nel Paese dei Giganti.
Il nome del gigante è G.G.G; che significa Grande Gigante Gentile. E’ un gigante che si confonde le idee ad esempio invece di dire popoli, lui li chiama popolli.
Vive in una casa dove ci sono molti barattoli contenenti dei sogni, infatti il suo mestiere è di raccogliere i sogni dei bambini. Nella sua terra ci sono 9 giganti più grandi e più forti di lui. Questi giganti si nutrono di bambini e bambine dei vari stati del mondo, ad esempio all’Inghiotticicciaviva piace mangiare i “popolli” inglesi e dice che hanno un sapore di dolci cappelli. Nel suo frigorifero ha un po’ di cetrionzoli, un alimento che i giganti chiamano “schifente”.
Riuscirà Sofia a sopravvivere nel paese dei giganti? Riuscirà a tornare a Londra, la sua città?
Mi è piaciuto il comportamento del G.G.G, mentre quello di Sofia non mi è piaciuto molto perché correggeva sempre le parole del G.G.G, che gli diceva sempre che non è mai andato a “scuola”. Mi è piaciuto anche lo sciroppo che puoi farti fare dei peti. La particolarità è che le bolle dello sciroppo vanno dal lato opposto, cioè invece che andare verso il basso vanno verso l’alto.
Questo libro mi è piaciuto tantissimo, l’ho amato e lo consiglio a quei ragazzi che sono appassionati di lettura. E’ una lettura scorrevole e ci sono alcune immagini; infatti i libri di Roald Dahl, quando leggi, ti prendono e ti portano in quella situazione.
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